Processo di La Spezia: Sentenze

Sentenze primo e secondo grado e relative impugnazioni

 

Sentenza nel procedimento penale a carico di;

 Milde Max Josef e Bottcher Siegfrid, 10 ottobre 2006, Tribunale Militare di La Spezia

N. 49 del 10-10-2006. Sentenza di 1° grado con cui il Tribunale Militare della Spezia condanna alla pena dell'ergastolo

Milde Max Josef, nato il 20 novembre 1922 a Nierderhermsdorf e residente a Brema, il quale all'epoca dei fatti era sergente della Banda Musicale della Divisione paracadutisti Hermann Goering, ritenuto responsabile di concorso nel delitto ex art. 185 c.p.m.g. di violenza con omicidio contro privati nemici, pluriaggravata e continuata.

Inoltre il Tribunale dichiara di non doversi procedere nei confronti di Bottcher Siegfred nato il 28.03.1921 a Berlino e residente a Tubinga, all'epoca dei fatti comandante della Compagnia di Pronto intervento 'Vesuvio' del reparto rifornimenti dei paracadutisti corazzati della Divisione Hermann Goering;  per estinzione del reato a seguito di morte del reo ed accoglie le domande proposte dalle parti civili nei confronti della Repubblica Federale di Germania, citata in giudizio in qualità di responsabile civile.

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Sentenza nel procedimento penale a carico di Milde Max Josef, 18 dicembre 2007, Corte Militare d'Appello

N. 72 del 18/12/2007. Sentenza di 2° grado con cui la Corte Militare di Appello rigetta le impugnazioni proposte dall'imputato Milde Max Josef e dal responsabile civile Repubblica Federale di Germania. In particolare la Corte conferma il contributo causalmente rilevante apportato dal Milde alla strage realizzata ai danni della popolazione civile, mediante l'uccisione indiscriminata di uomini, donne e bambini, integrando la fattispecie del delitto di cui all'art.185 c.p.m.g., e stabilisce che non è configurabile la scriminante dell'adempimento di un dovere, né sono applicabili le attenuanti generiche.

La Corte Militare ribadisce inoltre la condanna della Repubblica Federale di Germania al risarcimento dei danni.

Si riportano passi della stessa Sentenza con i motivi per cui il giudice ritiene che l'imputato abbia partecipato all'eccidio del 29 giugno 1944.”

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Suprema Corte di Cassazione

N. 1072 del 21/10/2008. Sentenza della Suprema Corte di Cassazione emessa a seguito di ricorso presentato dal difensore della Repubblica Federale di Germania, nella sua qualità di responsabile civile, denunciando l'illegittimità della condanna del Tribunale di 2° grado, perché contraria a norme consuetudinarie di diritto internazionale e ad obblighi assunti dall'Italia con la stipula del Trattato di Pace del 1947 e con gli accordi italo-tedeschi di Bonn del 1961. In particolare la Suprema Corte ha ritenuto inoperante il principio consuetudinario internazionale di immunità degli Stati dalla giurisdizione per atti compiuti "iure imperii" nel caso di gravi violazioni del diritto umanitario. Secondo la Corte, la violazione dei diritti fondamentali dell’uomo, che contraddistingue i crimini contro l’umanità, segna il "punto di rottura tollerabile" della sovranità e quindi il rispetto della "sovrana eguaglianza" degli Stati deve restare privo di effetti.

Download 03.Sentenza Civitella_Cassaz_21.10.2008.pdf

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Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja

Documento in inglese

N. 143 del 03/02/2012. Sentenza con cui la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja accoglie tutti i punti di ricorso presentati dalla Germania. In particolare secondo la Corte Internazionale lo stato italiano sarebbe venuto meno ai suoi obblighi di rispetto nei confronti dell'immunità di uno stato sovrano come la Germania in virtù del diritto internazionale vigente. La Corte dell’Aja, accogliendo la richiesta di Berlino, ha poi ordinato all’Italia di prendere tutte le misure necessarie affinché le decisioni della giustizia italiana che contravvengono alla immunità della Germania siano prive d’effetto e che i suoi tribunali non pronunzino più sentenze su simili casi.

Download Sentenza Corte Internazionale dell'Aja n. 143 del 03/02/2012

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Ricorsi e appelli

 Ricorso in Cassazione relativo alla sentenza di condanna nei confronti dell'imputato Milde Max Josef

 

“Il documento contiene i motivi del ricorso proposto nell'interesse del Responsabile Civile per il fatto dell'imputato, identificato nella Repubblica Federale di Germania, in persona dell'Ambasciatore in Italia, difesa dall'avvocato difensore Augusto Dossena del Foro di Firenze, avverso la sentenza emessa in data 18 dicembre 2007 dalla Corte d'Appello Militare di Roma, n. 72/07, depositata il 25 gennaio 2008 con la quale è stata data conferma alla condanna di Milde Max Josef imputato dei reati di 'concorso in violenza con omicidio contro privati nemici, pluriaggravata e continuata'.”
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Atto d'Appello relativo alla sentenza di condanna nei confronti dell'imputato Milde Max Josef

 

“Il difensore fiduciario di Milde Max Josef propone appello avverso la sentenza n. 49 emessa dal Tribunale Militare di La Spezia in data 10 ottobre 2006 con la quale l'imputato è stato condannato alla pena dell'ergastolo con le conseguenti pene accessorie ed i capi civili. L'appello deduce i seguenti motivi: Contradditorietà ed insufficienza della prova in ordine al capo di imputazione; violazione dell'art. 192 co.2 c.p.; illogicità della sentenza.”
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Atto d'Appello relativo alla sentenza di condanna nei confronti degli imputati Milde Max Josef, Stolleisen Karl, Boettcher Siegfried.

 

“Il documento porta i motivi dell'Atto di Appello proposto nell'interesse del Responsabile Civile identificato nella Repubblica Federale di Germania avverso la sentenza del Tribunale Militare di La Spezia adducendone i motivi. Difetto di giurisdizione e/o improcedibilità, e/o inammissibilità e/o improponibilità dell'azione civile, sulla base degli obblighi internazionali assunti dall'Italia, ovvero in base al contenuto delle leggi interne di recepimento; conseguente violazione di legge.”
Tipo di documento: Il documento porta i motivi dell'Atto di Appello proposto nell'interesse del Responsabile Civile identificato nella Repubblica Federale di Germania avverso la sentenza del Tribunale Militare di La Spezia adducendone i motivi. Difetto di giurisdizione e/o - Download >

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